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giovedì 26 luglio 2012

Il Salto Angel: brividi dalla natura


Il Venezuela rappresenta per molti una meta turistica ancora poco conosciuta ma è una terra capace di regalare emozioni uniche, in  particolare agli amanti della natura e dell’avventura. La sua scoperta è legata al nome di Cristoforo Colombo ma la sua notorietà è per lo più associata alle sue innumerevoli e prestigiose risorse naturali. Il Venezuela, infatti, custodisce delle vere meraviglie della natura: dalle spiagge coralline del Mar dei Caraibi, tra le quali vi è il famosissimo arcipelago delle Los Roques, ai paesaggi desertici di Coro, alle rocciose montagne della cordigliera delle Ande; sorprendenti territori che sono veri e propri scrigni di biodiversità.
Tra queste meraviglie della natura, senza dubbio, uno dei luoghi più spettacolari da visitare è il cosiddetto Salto Angel (o Angel Fall) nel Parco Nazionale del Canaima, nel cuore della foresta amazzonica.
Il  Salto Angel è noto come la cascata più alta del mondo, con un salto di quasi 1 kilometro (979 metri); un vero e proprio monumento di acqua e pietra, con un flusso d’acqua di incredibile potenza che precipitando genera improvvisi e paurosi vortici di nebbia e nuvole che assumono una miriade di forme diverse ricreando un ambiente quasi giurassico.
La cascata ha origine dall'altopiano della montagna Auyantepui,  anche conosciuta come “Montagna del Diavolo”.
La particolarità di questa cascata è che essa non è alimentata dallo scioglimento di ghiacciai o nevi, né da laghi o fiumi ma soltanto dalle precipitazioni equatoriali che si condensano nella foresta amazzonica sopra l’altopiano.
Paradossalmente, il nome Salto Angel, non ha nessuna connotazione con il Paradiso o con il Cielo ma deriva dal nome del suo scopritore, il pilota americano, Jimmy Angel, che casualmente la scoprì atterrando con il suo aereo sulla cima dell'Auyantepui, probabilmente in cerca di qualche miniera d’oro.
Oggi il Salto Angel è divenuto una delle mete più ambite dai turisti che amano la natura, lo sport  e l’avventura.
Chi è intenzionato ad intraprendere quest’esperienza avventurosa, deve però prepararsi ad affrontare un percorso abbastanza lungo per giungere alle cascate. L’escursione (generalmente venduta in un pacchetto "tutto compreso")  inizia con un volo in aereo turboelica da Caracas o da Ciudad Bolivar a Canaima (villaggio dotato di un piccolo aeroporto che funge da punto di ingresso al parco nazionale). In seguito  si intraprende un itinerario in battello di circa 4 ore lungo i fiumi Carrao e Churun; quest’ultimo fiume è noto per le sue acque rosse, il cui colore deriva dalla vegetazione e dai tronchi ricchi di tannino e ferro. Spesso viene consigliato anche il bagno in queste acque in grado di donare alla pelle una morbidezza davvero piacevole. Infine, per giungere alle cascate, l’ultimo tratto di percorso è costituito da un trekking di circa un’ora all’interno della foresta tropicale, dove è possibile ammirare differenti specie di piante e di uccelli,  per poi giungere finalmente ai piedi della maestosa cascata e bagnarsi nelle sue acque. Il periodo dell'anno consigliato per tale escursione è la stagione delle piogge da Giugno a Dicembre.
In  alternativa a questa escursione, vengono organizzati anche dei sorvoli panoramici che permettono di ammirare le cascate in tutta la loro maestosità.
Infine, fuori da questi circuiti tradizionali, un altro modo di godere dello splendido panorama che questo paesaggio offre è provare il brivido di lanciarsi con paracadute dalla cima dell’altopiano. Una delle memorabili esperienze è quella di Patrick de Gayardon, noto paracadutista acrobatico, che nel 1992 osò a “violare” questa imponente cascata lanciandosi in volo basejump dalla sommità del Salto Angel.

«Superare un limite, un confine stabilito, prima che coraggio, è disciplina, esperienza,
aiuto della scienza, della medicina, della fisiologia, della psicologia.
Solo concentrando nel corpo e nella mente queste cose  
si può diventare padroni dell'estremo.»
Patrick De Gayardon



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