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Le proposte del Travel Solution Club - Feed Rss - by Travel Specialist

lunedì 17 dicembre 2012

I Kuna (Guna) dell'arcipelago di San Blas - Panama

Gli indios mai conquistati dagli occidentali

I Kuna sono gli indiani di Panama e della Colombia. Essi vivono in tre differenti 'comarcas' (riserve) a Panama, in alcuni piccoli villaggi della Colombia e in alcune piccole comunità a Panama City e a Colón.

Attualmente la popolazione dei Kuna è composta da circa 50.000 persone, la maggior parte delle quali vive nella comarca più grande, il Kuna Yala, corrispondente al territorio dell'arcipelago di San Blas. Le altre due comarcas di Panama sono Kuna de Madugandí e Kuna de Wargandí. I Kuna vivevano in quella che attualmente è la Colombia al tempo dell'invasione spagnola e solo più tardi essi si sono spostati più a ovest in quello che adesso è il Kuna Yala.

Vi è un largo consenso sul fatto che questa migrazione sia stata dovuta al pessimo trattamento riservato ai Kuna dagli invasori spagnoli, anche se i kuna tendono a valorizzare altri motivi, come i conflitti con altre popolazioni indigene e l'eccessiva presenza di zanzare sulla terraferma.






Il Distretto
di Guna Yala ha una superficie di 2,306 km ². Si tratta di una stretta striscia di terra di 373 chilometri (232 miglia) lungo la costa orientale dei Caraibi di Panama, ai confini con la provincia di Darien e Colombia. Un arcipelago di 365 isole lungo la costa, di cui 36 sono abitate.

La Rivoluzione Guna
si riferisce agli eventi nel 1925, in cui  hanno combattuto le autorità panamensi, che volevano occidentalizzare lala loro cultura con la forza. In questa rivoluzione fu proclamata la Repubblica di Tule, di breve durata. Quando riuniti con Panama, i Guna, con il sostegno del governo panamense, hanno creato un territorio autonomo chiamato distretto di Guna Yala allo scopo di garantire la sicurezza della popolazione e il mantenimento della cultura Guna.

Le abitazioni
Le abitazioni generalmente sono costituite da una capanna di paglia e canne, con pochissimi mobili e per dormire, vengono usate le amache.
Le case di solito sono costituite da una stanza grande che funge da camera da letto e si chiama Nega Tumat (casa grande) e da un’altra stanza dove vengono sbrigate le faccende domestiche e che funge anche da cucina (chiamata Soenga o casa de fuego).
L’Ina-Nega (casa de la chicha) è la costruzione comunale che viene utilizzata per le feste e le varie cerimonie, mentre esiste un edificio a parte per le riunioni del congresso.
Organizzazione dei Guna
Politicamente il governo panamense riconosce le autorità dei Kuna. Infatti nel 1938 venne creata la la Comarca di San Blas o Comarca Kuna Yala. Mentre nel 1953 venne approvata la Carta Organica Kuna che stabilisce le autorità della Comarca.
L’autorità più importante in ambito politico è il Consiglio Generale Kuna, cui partecipano i tre Sáhilas Generales o principali, el Intendente o rappresentante del governo panamense, i Sáhila di ogni isola, i rappresentanti di ogni comunità e tutti i kuna che vogliano assistere. In queste riunioni ogni questione economica, educativa e sanitaria che riguarda la comarca viene votata democraticamente.
Esistono poi dei Congressi Locali in ogni villaggio, diretti dai rispettivi Sáhila. Questi vengono indetti per lo meno due volte a settimana, ed ogni adulto (uomo o donna) è obbligato a parteciparvi. Si discute dei problemi della comunità ma anche di questioni familiari.

Economia

L'economia del Kuna Yala è basata sull'agricoltura e sulla pesca, con una lunga tradizione nel commercio. La dieta dei Kuna è formata soprattutto da banane, noci di cocco, pesce, cacciagione e da qualche animale domestico; gli altri alimenti vengono importati. Le noci di cocco e le aragoste sono i maggiori prodotti da esportazione ed assieme alle molas forniscono la maggior parte del reddito.

Le merci importate provengono da navi colombiane e vengono vendute in negozi gestiti dagli stessi Kuna mentre il turismo è una parte importante dell'economia della regione di Carti.


CURIOSITA'
"I Kuna hanno un'alto tasso di albinismo: secondo la mitologia kuna gli albini hanno un posto speciale. Essi sono considerati una razza di guerrieri che hanno il compito di difendere la luna da un drago che a volte cerca di mangiarsela: l'eclissi. Durante le notti d'eclissi i kuna si rinchiudono nelle capanne e gli albini escono nella notte, armati di speciali archi e frecce, per impedire al drago di mangiare la luna."


Con i nostri tour avrete la possibilità di entrare in contatto cn queste popolazioni e scoprire la loro autentica cultura, soggiornare presso le loro strutture e godere delle meraviglie che l'arcipelago di San Blas riserva. E' un'esperienza unica... nell'ultimo paradiso incontaminato dei caraibi.

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domenica 11 novembre 2012

Ecoturismo e Natura - un 'esplosione di emozioni a Panama


Il Panama è una delle destinazioni internazionali che offrono più opzioni per le attività di ecoturismoUn paradiso naturale autentico dove esistono più di 10.000 varietà di piante e 1.000 specie di alberi, più di 970 specie di uccelli e 1.500 tipi di farfalle.
Panama gode di un clima tropicale durante tutto l’anno ed offre infinite coste, barriere coralline, fiumi, montagne e foreste inesplorate. La straordinaria biodiversità di Panama si manifesta non appena si lascia la capitale.


Tante le attività che è possibile praticare in questo splendido paese e per raccontarvene solo alcune:
  • Bird Watching Centinaia di specie visibili nel selvaggio Darien o nel Parque Nacional Soberanìa. Anche i sentieri della provincia di Chiriquí offrono buone possibilità di avvistamento. 
  • Osservazione delle tartarughe marine Gli amanti delle tartarughe si incontrano a Isla Bastimentos e nella zona umida di San San Pond Sak, dove nidificano ben 4 specie diverse. Con un po’ di fortuna nel periodo giusto è addirittura possibile assiste ad un arribada sulle spiagge di Isla Cana. 
  • Whale Watching Osservazione dei delfini e delle balene si può visitare il Parque Nacional Coiba, uno dei tesori ecologici di Panama, che, grazie alla sua ricca vita marina, ha guadagnato il paragone con le isole Galapagos, oppure il vicino Parque Nacional Marino Golfo de Chiriquì, con dozzine di isole immacolate e spiagge di sabbia bianca. 
  • Tour naturalistici Elenco dei tour operator specializzati in ecoturismo e turismo sostenibile a Panama. Viaggi organizzati nel rispetto dell’ambiente. 
  • Parchi Naturali Turismo attivo nei parchi naturali e nelle riserve forestali di Panama. Per chi ama l’avventura vera, il Darién offre qualcosa di unico, paragonabile solo all’Amazzonia. Si osservano più di 300 specie di uccelli (tra cui la magnifica aquila arpia e il tucano), giaguari, ocelot, tapiri e caimani. Per di più, c’è la possibilità che vi troviate da soli quando scatterete la fotografia dell’ara risplendente di tutti i colori. 
  • Campagna e Turismo rurale La vacanza in campagna gode ormai di grande popolarità. Una visita ad una fattoria agricola a Panama è un’esperienza rigenerante. Scopri le fincas, fattorie e rustici per vacanze rurali in tutta Panama, prenota direttamente con il proprietario per risparmiare. 
  • Montagna Il paese offre varie montagne dove poter praticare escursioni e camminate. Molte delle quali sono facilmente accessibili. Per vivere l’emozione di ammirare una suggestiva panoramica dei due oceani allo stesso tempo, si può scalare il Parque Nacional Omar Torrijos o il Parque Altos de Campana. Potete anche scalare all’alba il Volcan Barù, dove si trova il punto più alto di Panama. 
  • Laghi e fiumi Specchi d’acqua limpidi, piccoli villaggi, suggestivi porticcioli, paesaggi incontaminati, tanto sport e piatti a base di prodotti tipici. Il Lago piú famoso è quello di Gatún
Insomma non si può non visitare questo paese almeno una volta nella vita e vi assicuriamo che non potrete più fare a meno di scoprirlo nelle sue tante sfaccettature e vivere l'allegria del suo popolo e i colori di questa magnifica terra.

Fonte: panamaviaggi

venerdì 5 ottobre 2012

Comunità autoctone a Panama


Terra di mezzo tra America del Nord ed America del Sud, tra Oceano Atlantico ed Oceano Pacifico; Panama, situata nella parte più stretta della regione istmica dell'America centrale, è un piccolo territorio che unisce le Americhe e anche gli Oceani e nel quale convivono perfettamente modernità e tradizione.
Terra di forti contrasti ed equilibri allo stesso tempo, Panama è una destinazione che permette di vivere esperienze così diverse da rimanerne sbalorditi.
Il Paese è sempre stato caratterizzato da una commistione di culture che qui si sono amalgamate in modo armonico e dinamico.
A Panama la modernità e la frenesia di una capitale contemporanea coesistono con le tradizioni ed i modelli di vita delle comunità indigene autoctone. Qui, infatti, potrete trovarvi nella stessa giornata a passeggiare tra i modernissimi grattacieli della capitale e poche ore dopo incontrare gruppi di indigeni che mantengono vive le loro antiche tradizioni rimaste quasi immutate nei secoli.
Per poter incontrare queste comunità e fermarvi ad osservare il loro tipico stile di vita, dovrete addentrarvi in alcuni dei territori panamensi meno esplorati ed isolati, dove queste popolazioni hanno potuto mantenere e coltivare nel tempo saluti, celebrazioni, leggende, costumi, lingue, musiche e danze dei loro antenati.
Rimarrete sorpresi dalla loro ospitalità; gli uomini della comunità, coperti da un semplice perizoma, vi accoglieranno con suoni e musiche tradizionali tramandate di generazione in generazione, mentre le donne e i bambini vi sorrideranno timidamente cercando di farvi sentire a vostro agio.
Vi potrete aggirare nelle loro tipiche abitazioni, le bohìos, delle piccole capanne costruite su palafitte con il tetto di paglia e scrutare nella loro quotidianità.
Questi gruppi indigeni sopravvivono soprattutto praticando un’agricoltura di sussistenza e dedicandosi alla caccia, alla pesca e alla pastorizia, ma quello che più di tutto vi stupirà sarà scoprire le loro abilità artistiche ed artigianali che hanno origine nell’epoca pre-colombiana e sono state conservate sino ad oggi, rendendo note queste popolazioni in tutto il mondo.        
I pezzi d’artigianato prodotti da questi gruppi indigeni diventeranno i vostri souvenir più gettonati; sculture in legno, ceramiche, maschere, cesti intrecciati di palme e tessuti coloratissimi trasformeranno le vostre valigie in un arcobaleno di colori.
Una delle principali regioni indigene che vi consigliamo di visitare è Kuna Yala: un territorio quasi paradisiaco, sulle isole dell'Arcipelago de San Blas, situato nella parte occidentale del paese, quasi al confine con la Colombia. Qui dimorano i Kuna,  divenuti famosi in tutto il mondo per le molas, caratteristici abiti tradizionali indossati dalle donne, realizzati per mezzo di stoffe colorate e ricami che vengono ritagliati e cuciti con grande maestria.
In realtà, l'uso di ornare gli abiti con questa tecnica deriva dall'antica abitudine delle donne Kuna di decorare il proprio corpo con disegni geometrici realizzati con colori naturali,  che difatti sono stati poi trasportati sugli abiti.
Oggi, le molas sono divenute per i Kuna simbolo della loro identità, dando vita ad un vero e proprio stile di design diffuso in tutto il mondo: il cosiddetto “Mola Design”.
Attraverso i disegni delle molas potrete conoscere alcune delle loro tradizioni come l'olasu (anello da naso) o la svastica che si trovano spesso rappresentati su tessuti ed anche delle loro singolari leggende, come quella dei cosiddetti Gunas (bambini della Luna): persone albine considerate dai membri della tribù provenienti da  una razza/progenie speciale e nati per difendere la luna. 





Se siete posseduti da uno spirito avventuriero, potrete imbarcarvi su una piroga (tipica imbarcazione indigena scavata dal tronco degli alberi) ed attraversando il fiume Chagres ed una vegetazione lussureggiante, raggiungere la comunità indigena degli Emberà- Wounaan che occupa i territori all’interno della jungla di Darien. I loro insediamenti sono di solito localizzati vicino le paludi dove loro pescano gamberi e ostriche ma, come i Kuna, anche gli Emberà-Wounaan sono noti per la raffinatezza del loro artigianato. Queste tribù, in particolare, sono specializzate nella realizzazione di animaletti scolpiti in cocobolo (una pregevole varietà di legno duro tropicale) e di statuine color avorio in noce di tagua. Inoltre, gli Embera e gli Wounaan sono famosi anche per gli splendidi cesti intrecciati realizzati in una grande varietà di colori con una tintura naturale al 100%, prodotta con estratti di frutti, foglie, radici e corteccia.

Queste popolazioni indigene che fino a pochi anni fa avevano pochi contatti con il mondo esterno, oggi, con l’avvento del turismo, hanno la possibilità di veder valorizzati i loro costumi, le loro abitudini ed i prodotti dell’artigianato tipico, nella speranza di riuscire così a garantirsi un futuro, nel rispetto comunque delle loro tradizioni.
Se siete amanti dei luoghi insoliti e isolati, Panama con la sua combinazione di mare caraibico e popolazione autoctona saprà offrirvi uno scenario davvero affascinante. Grazie ai tour che porteranno all’interno dei villaggi indigeni, sarete immersi in culture che hanno vissuto su questi territori per oltre un millennio, molto prima che gli europei scoprissero il nuovo continente. Le loro tradizioni originali e il tipico stile di vita vi porteranno indietro di secoli e tutto ciò vi lascerà la sensazione di aver scoperto un angolo ancora segreto del mondo.

martedì 18 settembre 2012

Jujuy (Argentina): La Terra Dai Mille Colori


Terra di immensi laghi, fiumi e ghiacciai, vette vertiginose, vaste distese boschive e suggestivi canyon, l’Argentina è un Paese unico, per la varietà dei suoi paesaggi ma anche per la ricchezza delle tradizioni, per il calore della popolazione, per l’arte e l’architettura in grado di offrire al visitatore emozioni uniche e sensazionali.
Per descrivere un Paese così grande e ricco di risorse non si sa davvero da dove esordire. Per questa volta abbiamo deciso di presentarvi una delle province principali del Nord dell’Argentina: Jujuy.
Cultura, storia, clima temperato, paesaggi mozzafiato, amabilità degli abitanti, aromi e sapori intensi sono alcuni degli ingredienti che fanno di Jujuy una destinazione unica.
Jujuy si trova all’estremo nord-est dell’Argentina a circa 1,500 km da Buenos Aires, confina a ovest con il Cile e a nord con la Bolivia.
È una terra dai molteplici colori, divisa in quattro principali regioni caratterizzate da attrazioni uniche e paesaggi incantevoli che offrono svariate opportunità di vacanza in ogni periodo dell’anno.

La Puna

La prima regione che vi presentiamo è la regione di La Puna, denotata da un territorio naturale aspro e desolato, di  sorprendente bellezza, grazie alle famose e vastissime saline che raggiungono un’estensione di circa 12.000 ettari.

Le Saline Grandi si presentano come immense distese bianche, che ricordano quasi la superficie lunare e sono caratterizzate dall’intenso contrasto tra la luminosità del cielo e le crepe della terra.

L'immensità dello spazio che ci si trova di fronte, la sensazione di poter quasi sfiorare le nuvole e la purezza dell'aria….vi troverete dinnanzi ad un paesaggio in cui vi sembrerà quasi di perdere completamente il senso della distanza e della prospettiva!

In questa regione un’altra visita inevitabile è quella alla Laguna de los Pozuelos, una riserva naturale nota per la ricchezza di fauna avicola; considerata, infatti, un paradiso per gli ornitologi con le sue colonie di fenicotteri e varie specie di uccelli endemici.

Los Valles

La regione di  Los Valles (the Valleys), invece, racchiude alcune delle località dell’Argentina più affascinanti, anche se poste al di fuori dei maggiori percorsi turistici. È caratterizzata da una lussureggiante vegetazione, attraversata da fiumi cristallini dalle dolci sinuosità e circondata da villaggi che vantano numerose botteghe tradizionali ed alcuni dei migliori vini del paese; qui potrete ad esempio gustare il toronté, un aromatico vino bianco locale.

Las Yungas

La terza regione è quella di Las Yungas, denominata anche The Jungle, è la località ideale per il turismo di avventura, essendo caratterizzata da una fitta foresta di alta quota. Qui il principale punto d’attrazione turistica è il Parco Nazionale Calilegua che preserva la fauna e la flora di uno degli habitat con più rilevante biodiversità del nord dell’Argentina. Qui potrete osservare alcune specie di animali in pericolo d’estinzione come il yaguaretè, i tapir, i tuco-tuco delle yungas, i taruca o huemul.



la Quebrada de Humahuaca


Infine, la spettacolare regione di la Quebrada de Humahuaca, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO il 2 luglio 2003 e Riserva della biosfera nel 2007.

La Quebrada de Humahuaca è uno spettacolo memorabile, dinnanzi al quale verrebbe proprio da dire "quando la realtà supera la fantasia"! Si tratta di una valle lunga circa 155 km, levigata dal fiume Río Grande, che ha eroso e modellato le montagne facendo emergere una serie di strati rocciosi policromi dai riflessi rossi, ocra, viola, verde e grigi, allineati uno di fianco all’altro come una serie di tavolozze di colori posate da pittori sul fianco della montagna, creando un paesaggio davvero meraviglioso. I versanti montani sono inoltre circondati da una vegetazione lussureggiante, costituita da cactus disposti in file regolari come fossero delle sentinelle e la catena della Ande a fare loro dao sfondo.

Per partire all’esplorazione della quebradasi consigliano escursioni la mattina presto, quando il vento non si è ancora alzato e i primi raggi del sole valorizzano i rilievi e mettono in risalto i colori di questo territorio incantato, ancestrale e selvaggio.
Al di là delle escursioni all’interno della Quebrada, la valle è poi costellata da pittoresche e polverose cittadine indigene che offrono una piacevole varietà di opzioni di alloggio, graziose chiese antiche in adobe (mattoni crudi) e ristorantini a gestione familiare dove potrete assaporare uno dei piatti tipici locali: il locro (un piccante stufato a base di mais, fagioli, carne di manzo, maiale e salsiccia) ed anche il caratteristico filetto di lama.  

I VILLAGGI

Alcune delle cittadine più importanti sono Purmamarca, un villaggio indio molto tipico  che sorge alle pendici di una formazione geologica assai curiosa: il Cerro de los Siete Colores (la Collina dei Sette Colori) che con le sue tonalità dal beige al viola, passando  per il verde, esibisce la ricchezza  in minerali della quebrada.
Altri importanti villaggi sono Humahuaca e Tilcara. Quest’ultima è probabilmente il migliore punto di partenza per esplorare l’area. La  cittadina, infatti, dispone di un notevole numero di alberghi, hotel, ristoranti, bar, musei ed agenzie di trekking avventura ed ricca di botteghe artigianali. Qui potrete trascorrere ore scegliendo coloratissimi poncho e coperte in aguayo (tessuto tipico andino). Inoltre Tilcara, è considerata la capitale archeologica del nord-ovest dell'Argentina, poiché nelle sue vicinanze è stato scoperto Pucara de Tilcara, un imponente fortezza costruita dai Tilcara, indigeni locali, circa 900 anni fa.



Le celebrazioni
Oltre a godere di spettacoli naturali unici, in tutta la regione dello Jujuy non mancano celebrazioni di feste rese caratteristiche dalla combinazione di tradizioni religiose cristiane e preesistenti tradizioni religiose andine, come il Carnevale, la Pachamama (festa in onore della Madre Terra), l’Inti Raymi (per la celebrazione dell’inizio del nuovo ciclo agricolo) e il festival di Casabindo (festa padronale dell'Assunzione della Vergine Maria) famoso per la sua corrida.
A Jujuy, poi, per divertirsi non mancano le peñas , locali che propongono ogni sera musica folk dal vivo.
Lasciatevi stupire dall’Argentina, da questa terra ricca di bellezze naturali e di testimonianze del passato…sarà il Paese che farà battere il vostro cuore!


giovedì 30 agosto 2012

Paradisi sottomarini in Thailandia


L’immenso patrimonio naturalistico è solo una delle risorse che fanno della Thailandia una delle prime destinazioni turistiche al mondo. 
Questo paese infatti, ha saputo preservare nel tempo un gran numero di aree di interesse naturale, istituendo riserve e parchi protetti, sia sulla terra ferma che sul mare.
In particolare, la Thailandia è considerata uno dei siti migliori per praticare gli sport subacquei e può vantare un numero considerevole di parchi marini, noti soprattutto tra gli appassionati d’immersione e snorkeling.

Il Mare delle Andamane che bagna la costa sud-occidentale della Thailandia è un vero è proprio paradiso dei sub per le sue acque trasparenti e fondali meravigliosi caratterizzati da barriere coralline e da variegate specie di pesci tropicali e tartarughe marine. Qui, infatti, si trovano i famosi  parchi marini nazionali di Mu Ko Similan e Mu Ko Surin, considerati oggi tra i migliori siti al mondo per il diving e lo snorkeling.
Le Isole Similan sono un arcipelago di nove isole, caratterizzate dalla presenza di rocce granitiche. 
Oltre alla bellezza delle loro spiagge incontaminate, le Isole devono la loro reputazione soprattutto agli spettacolari paesaggi sottomarini, fatti di barriere coralline, gorgonie, spugne marine, dove abbondano diverse varietà di animali e di piante.
Anche le Isole Surin, come le Similan, sono caratterizzate da paesaggi  sottomarini straordinari ed anche qui l’attrattiva principale è rappresentata dalle attività subacquee.
Una tappa inevitabile è quella al "Richelieu Rock", un punto di immersione famoso a livello mondiale. Qui uno degli incontri più entusiasmanti per i sub potrebbe essere quello con lo squalo balena, con il suo caratteristico dorso bluastro con strisce e macchie rotondeggianti; forse una delle creature più docili nel mondo animale. Infatti questo squalo possiede solo dei minutissimi denti e si nutre soprattutto di plancton.


Tuttavia, le isole offrono buone opportunità anche per esplorare l’entroterra, infatti per gli appassionati del trekking ci sono diversi itinerari per passeggiate ed è possibile anche visitare un villaggio di Zingari del Mare, i cosiddetti  “Sea  gypsies”, che furono i primi abitanti di queste terre e ancora oggi mantengono il modo di vivere tradizionale e conservano le usanze tramandate da lungo tempo.
Se siete appassionati d’immersioni e fotografia subacquea, un soggiorno in queste isole e l’esplorazione dei loro fondali si trasformerà in una delle esperienze più entusiasmanti della vostra vacanza!
Sotto la superficie verde smeraldo e blu zaffiro delle acque, potrete scoprire dei veri e propri tesori sommersi, ammirare innumerevoli specie coralline, mante, squali balena, lionfish e vedervi passare accanto banchi di barracuda, coloratissimi pesci tropicali e simpatiche tartarughe marine.

Nelle diverse isole hanno sede numerosi centri ed associazioni subacquee che permettono ai sub esperti di partecipare alle loro attività ma anche ai principianti di imparare ad immergersi. Infatti, queste isole sono il luogo ideale per prendere il brevetto da sub, poiché l'acqua si mantiene ad una temperatura ottimale di 28°/30° tutto l'anno.
Tuttavia, se le immersioni vi appaiono troppo impegnative, non preoccupatevi, infatti potrete optare per lo snorkeling, indossare maschera, boccaglio e pinne  e partecipare alle escursioni che vengono organizzate quotidianamente nelle vicine barriere coralline.
Se tutto ciò non dovesse invogliarvi abbastanza, il modo migliore per esplorare questi magnifici paradisi sottomarini è prenotare un liveboard, salpando in una delle imbarcazioni locali, che vi permetteranno confortevolmente di dormire e mangiare a bordo per diversi giorni, lasciandovi  la possibilità di immergervi tutte le volte che lo desiderate. 
Niente di più rilassante del dormire comodamente in mare e svegliarvi sentendo l’odore della brezza salata…
Il periodo migliore per recarvi in queste splendide isole è da Novembre sino a fine Maggio, quando il monsone da nord-est cessa di soffiare, il mare è calmo e di conseguenza si hanno le migliori condizioni di visibilità.
A completamento delle incomparabili bellezze naturali rimarrete estasiati dall’alto standard dei servizi turistici e dalla risaputa accoglienza degli abitanti che vi garantiranno una vacanza perfetta.

lunedì 20 agosto 2012

Un viaggio nell’isola di Lanzarote tra arte ed ecosostenibilità

Per raccontare come l’ingegno di un uomo, la sua maestria, la sua creatività ed il suo patriottismo abbiano cambiato l’aspetto di una località non c’è esempio migliore dell’artista Cèsar Manrique e del suo progetto rivoluzionario per l’isola di Lanzarote.
Lanzarote è una delle sette isole dell’arcipelago delle Canarie. Nonostante siano isole spagnole, esse sono localizzate in realtà nel pieno dell’ oceano Atlantico, oltre lo Stretto di Gibilterra, molto più vicine all’Africa che non alla Spagna.
Negli ultimi anni, le Canarie sono diventate una delle mete turistiche più rinomate, per le loro spiagge bianche, il mare cristallino e la natura varia ed incontaminata, infatti qui potrete godere di panorami di tutti i tipi: territori desertici, foreste tropicali, montagne innevate ed edifici vulcanici che donano ad  alcune zone dell’isola un aspetto quasi lunare.

Arte e Natura

Fundacion César Manrique- Lanzarote
La storia di Lanzarote è legata indissolubilmente alla figura dell’artista spagnolo César Manrique, nato ad Arrecife, capitale dell'isola.
Proprio nella sua terra natia, l’artista iniziò a promuovere un modello d’intervento sul territorio in chiave di sostenibilità finalizzato alla tutela del patrimonio naturale e culturale; modello determinante  per l’isola di Lanzarote, che nel 1993 viene dichiarata Riserva della Biosfera da parte dell'UNESCO.
Manrique infatti ottenne che l’isola venisse sottoposta ad una particolare legislazione ambientale, che ancora oggi prevede ad esempio la proibizione della pubblicità stradale e pubblica,  la costruzione di edifici che non superino i quattro piani d’altezza, la riverniciatura a calce delle facciate di tutte le case nei soli colori bianco o verde, la pianificazione non selvaggia di nuovi complessi alberghieri e la protezione di tutte le zone verdi.
I suoi interventi sull'isola non si sono però limitati all'impegno di difesa ambientalista, ma Manrique fu anche ideatore di una nuova ideologia estetica, che chiamò “arte-natura” basata sulla compenetrazione armonica della sua arte con l'ambiente circostante.
Uno dei luoghi assolutamente da visitare sull’isola di Lanzarote è il Tunnel di Atlantida, il più lungo tunnel vulcanico del mondo, lungo più di 7 chilometri, che racchiude la famosa Cueva de los Verdes, detta anche Grotta Verde, e i Jameos del Agua, un complesso insieme di grotte vulcaniche che grazie all’ingegno dell’ artista César Manrique è stato trasformato in un Centro d’Arte, Cultura e Turismo, arricchito con piscine, giardini, ristoranti ed anche un auditorium utilizzato occasionalmente per ospitare concerti musicali, davvero molto suggestivi.
Provate infatti solo ad immaginare l’emozione di ascoltare un concerto all’interno di un vulcano!
Sull’ isola, poi, meritano di essere visitati anche il celebre Mirador del Rio un fantastico punto panoramico fatto realizzare sempre da Manrique quasi a 500 metri di altezza, sullo sprone di una parete rocciosa a picco sul mare e il Jardin de Cactus, un parco che raccoglie una grande varietà di cactus provenienti da tutto il mondo.

Giardino dei Cactus - Lanzarote
L’ideale per visitare Lanzarote è comunque noleggiare una macchina, infatti aggirandovi per l’isola potrete scoprire coloratissimi murales e sculture che riprendono i caldi colori della roccia lavica e danno un’idea dell’ambiente primitivo e selvaggio delle Canarie. Tra queste attireranno senz'altro il vostro sguardo le sculture cinetiche, quelle che César Manrique chiamò “Wind Toys”: pesanti sculture dalle forme geometriche che ruotano, girano ed oscillano sfruttando il forte e perenne vento di Lanzarote.

Parco Nazionale Timanfaya - Lanzarote
Inevitabile è poi un’escursione al  Parco Nazionale Timanfaya, una delle principali attrattive turistiche dell’isola. Si tratta di un parco ricoperto nella quasi totalità da fiumi di lava che si estendono sino all’oceano. L’escursione si effettua su dei pullman che compiono il tour guidato tra i crateri dei vulcani all'interno del parco, regalando ai visitatori paesaggi di una bellezza impressionante, quasi da film di fantascienza. Tant'è vero che qui Stanley Kubrick vi girò alcune scene del film 2001: Odissea nello spazio.

Infine, un’ultima singolare attrazione naturalistica dell’isola di Lanzarote è il cosiddetto Lago Verde o Laguna Verde, localizzato vicino al villaggio di pescatori di El Golfo, sulla costa sud-occidentale dell'isola.  Il lago è stato generato da un antico cratere vulcanico nella cui cavità è confluita acqua marina. Con il tempo organismi vegetali marini ed alghe hanno prosperato nel pur ridotto spazio del lago donandogli il caratteristico colore verde che crea uno spettacolare contrasto con l'ocra della roccia vulcanica e il colore nero della spiaggia. Ci si può spingere fino al bordo per cogliere questa colorata bellezza della natura! Ma il lago è un'area protetta ed è severamente vietato fare il bagno e addirittura toccarlo.

Le spiagge

Playa Blanca- Papagayo - Lanzarote
Nonostante la natura vulcanica dell’isola, Lanzarote possiede anche bellissime spiagge bianche come la famosa Playa Blanca e il Papagayo, caratterizzate da acque cristalline, di colore turchese e fondali di sabbia bianca, molto gradevoli d’estate anche la presenza di venti freschi. Qui sono stati costruiti dei magnifici resort, la maggior parte dei quali sono anche dotati di centri benessere e SPA.
La bellezza di Lanzarote è inoltre legata anche al suo clima mite e secco con temperature medie giornaliere da circa 21 gradi in Gennaio a 29 gradi in Agosto, che fanno di Lanzarote una meta turistica ideale per tutto l’anno.

Tra arte, cultura e natura, quindi, la permanenza sull'isola di Lanzarote si trasformerà in un'esperienza straordinaria all’insegna del comfort e della scoperta di un territorio ricco di suggestioni.