Donne al Cuzco |
E l’Ecuador non fa eccezione in quanto a varietà culturali, geografiche e naturali. Si tratta di un paese piccolissimo se lo si paragona con i due grandi paesi con cui confina, la Colombia ed il Perù; eppure ha una quantità tale di caratteristiche differenti da lasciare senza parole. E senza parole lasciano i paesaggi e le comunità che incontriamo in viaggio per questo paese.
Salar de Uyuni (Bolivia) |
Machu Pichu (Perù) |
Cascate di Iguazù (Argentina) |
Sembra incredibile ma ad un certo punto del viaggio, mi
sfuggiva il senso del mio viaggiare. Solo dopo molto tempo l’ho ritrovato. Eppure, terminare in quell’angolino di costa del Pacifico mi sembrava la degna
conclusione del mio vagare degli ultimi mesi. Scelsi la costa a sud
dell’Ecuador semplicemente per una questione di stanchezza e di comodità; certo
la mia insostituibile Lonely Planet ne parlava molto bene, dalle sue
attrazioni naturali fino alla movida notturna di alcune zone turistiche; ma
sicuramente questo paese dai più svariati climi e microclimi, offre una
ricchezza di ambienti naturali e biodiversità ben più famose. Era l’ultimo
paese che visitavo, gli avevo concesso solo pochi giorni e non sapevo che mi
avrebbe affascinato alla prima superficiale occhiata!
Nella provincia di Manabì, si trovano Puerto Lopez e il
Parco Nazionale Machalilla http://www.machalillanationalpark.com,
di cui fa parte una meraviglia poco conosciuta di questo paese: la Isla de la Plata. Così chiamata, mi è
stato detto, perché al loro arrivo i conquistadores
spagnoli rimasero abbagliati dal luccichio argentato delle sue formazioni
rocciose sotto il sole. Pensarono che fosse un’isola completamente rivestita
d’argento: affamati di metalli preziosi com’erano dovevano essere in estasi.
Difatti vi trovarono monili, oggetti e gioielli d’argento, ma sicuramente
l’isola non era ricoperta d’argento.
Isla de la Plata |
Dalla cittadina di Puerto Lopez si possono organizzare
escursioni per quest’isola, lungo la spiaggia vari negozi di artigianato locale
– essenze e incensi di Palo Santo e
monili fatti con lo Spondylus, un
tipo di corallo rosso conosciuto come el
oro rojo de los Incas – sono anche agenzie che si appoggiano alle
cooperative di pescatori della zona per organizzare le escursioni in mare.
Questo aiuta sicuramente l’economia locale e permette realmente ai viaggiatori
di entrare in contatto con la gente del posto. Naturalmente le guide sono preparate e potranno raccontarvi storie curiose.
Puerto Lopez |
O si può decidere di noleggiare una bici e andare verso nord, una decina di km dalla cittadina, ed arrivare fino al sitio de Agua Blanca, dove si può conoscere la storia delle popolazioni indigene della zona nel museo archeologico e rinfrescarsi facendo un bagno nella splendida piscina naturale nel cratere di un vulcano spento (http://museos.arqueo-ecuatoriana.ec/es/reportajes/3-generalidades/9-el-sitio-arqueologico-de-agua-blanca-y-su-museo).
Oppure ci si può spingere per qualche decina di km ancora, fino alla Playa de los Frailes, un percorso naturalistico, in cui si può camminare lungo sentieri ben segnalati attraverso la vegetazione, fino ad arrivare ad una serie di spiaggette coralline dove, con un po’ di fortuna, in alcuni periodi dell’anno si può assistere alle prime peripezie acquatiche di minuscole tartarughe marine appena nate.
Playa de los Frailes |
Sulla spiaggia, ad un estremo di Puerto Lopez, per chi è
interessato alla salvaguardia dell’ambiente e alla protezione di animali in via
di estinzione, si può chiedere informazioni al riguardo ad un italiano, che da
molti anni si è stabilito in questa zona e si occupa di progetti sociali, oltre
a gestire la bellissima Hosteria Mandala, immersa nella vegetazione tropicale (http://www.hosteriamandala.info). Con la sua atmosfera calda, l’odore del
legno, le amache e il suo cappuccino italiano, ci fa sentire immersi in un ambiente a
noi familiare, ma con la consapevolezza di essere dall’altra parte del mondo.
Sitio de Agua Blanca |
A pochi km a sud di Puerto Lopez ecco invece il paradiso
locale dei surfisti, soprattutto statunitensi ed europei, ma anche argentini e
brasiliani: Ayampe. Una volta lasciata la strada principale, in questa
cittadina senza asfalto né grandi edifici, ma piccole case semplici e capanne di
legno e palme, sembra davvero di entrare in un altro mondo e in un’altra epoca.
La spiaggia di Ayampe |
Non è ancora particolarmente sviluppata dal punto di visto turistico e questo, forse, è l'elemente che più affascina. Ma vi sono alcune struttire che, in perfetta armonia con l'ambiente e la gente del posto offrono un'esperienza di conoscenza dei costumi locali e allo stesso tempo un ambiente caldo e simpatico: come Los Orishas http://www.losorishashostal.com
Festa di paese |
L'accoglienza delle persone è semplice e genuina, la spiaggia è ampia e selvaggia e con un po' di fortuna si riesce anche ad assistere ad una festa paesana con tanta cumbia e allegria!