Cerca nel blog

Le proposte del Travel Solution Club - Feed Rss - by Travel Specialist

sabato 30 giugno 2012

Idee per un piccolo tour nel Cilento


Nel profondo sud della provincia di Salerno, tra il golfo del capoluogo e quello di Policastro, si estende il Parco Nazionale del Cilento, famoso soprattutto per la fascia costiera. Chi non ha mai sentito parlare di Palinuro, Marina di Camerota, Pioppi, Acciaroli (il paese in cui Hemingway ha scritto “Il vecchio e il mare” e in cui Ancel Keys ha messo a punto la sua dieta mediterranea), Santa Maria di Castellabate, Velia (l’antica Elea, patria di Zenone e Parmenide)? 
Questa fascia di terra, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, però merita di essere visitata anche all’interno. Il turismo di massa non sfiora i tanti piccoli paesi che crescono come funghi alle pendici dei monti e che d’estate tornano a nuova vita, proponendosi come il set ideale per feste e sagre paesane che portano in tavola i sapori genuini, facendo rivivere le tradizioni culturali del luogo. 
E’ il caso di Moio della Civitella. A pochi chilometri da Vallo della Lucania (un “paesone” di 10mila abitanti che nella zona rappresenta il centro principale), questo borgo con meno di 2000 abitanti il primo weekend di agosto diventa teatro di Mojoca,il festival degli artisti di strada. Acrobati, giocolieri, musicisti, clown, abili manipolatori di gesti senza tempo riempiono le strade del paese, per l’occasione illuminate da fiaccole, creando un’atmosfera magica e fiabesca che ammalia e coinvolge tutti, sia i bambini sia gli adulti. 
Da citare anche l’appuntamento con “Pellare – Paese diVino” la festa che, a cavallo del Ferragosto, omaggia il “nettare degli dei”. Allo scoccare della mezzanotte arriva Re Wine e, come in una parabola di Gesù - a conferma dello stretto legame tra il sacro e il profano che alimenta queste feste - dalla fontana del paese inizia a sgorgare vino invece che l’acqua.
Un discorso a parte merita Novi Velia. Alle pendici del Monte Gelbison, questo borgo medievale che ha vissuto la dominazione normanna e quella dei Longobardi, ospita il primo weekend di settembre il "Festival degli Antichi suoni". Tutto il paese si mobilita per offrire ai visitatori le pietanze tipiche del luogo (fusilli, mozzarella inda a’murtedda, scauratieddi e tante altre bontà) e ogni cena è accompagnata dalla musica popolare, da quella tipica cilentana alle pizziche e tarante salentine, come se si volesse creare un enorme ponte tra queste due bellissime zone d’Italia. Una volta a Novi è d’obbligo una visita al Santuario Mariano più alto d’Europa. Lì, a 1750 metri d’altezza, tra il verde incontaminato, una Madonna nera veglia sulla propria gente.

sabato 23 giugno 2012

Polonia, non solo Europei di calcio


Un Paese sotto i riflettori per il campionato europeo 2012 che sa offrire comunque interessanti itinerari turistici anche a chi non è appassionato calciofilo e cerca una vacanza più lontana dai soliti circuiti di massa. Stiamo parlando della Polonia, una delle nazioni emergenti dell’Est Europa, capace di coniugare arte, storia, paesaggi e vivacità culturale. 
L’importante rassegna sportiva continentale è stata ovviamente l’occasione per rifarsi il trucco e migliorare un po' le infrastrutture, ma non per compromettere la propria identità. A cominciare da Varsavia, dove degni di una visita sono senza dubbio Piazza Pilsudski, il Castello Reale, il palazzo presidenziale, la Cattedrale di San Giovanni e tutto il centro storico, ricostruito nel dopoguerra e oggi patrimonio mondiale dell’Unesco. Da menzionare ancora la Krakowskie Przedmiescie, via chiusa al traffico pulsante di bar e negozi e l’affascinante architettura del Metropolitan Business Center disegnato da sir Norman Foster, senza dimenticare il parco di Lazienski. 
Danzica invece è una città che ricorda molto nello stile le località dei Paesi Bassi. Si respira un’aria da antico centro di commercio e di artigianato. Numerose sono le gallerie d’arte, suggestiva la cattedrale di Santa Maria con la sua collezione di sculture e la Fontana di Nettuno, uno dei simboli cittadini. Non mancano anche belle spiagge e un ottimo clima. 
Ci spostiamo quindi a Cracovia, l’antica capitale della Polonia, che per alcuni meriterebbe un viaggio a parte. Ribattezzata anche la Firenze polacca, la città che ha dato i natali a papa Wojtyla, incanta sia per la sua atmosfera che per la sua architettura monumentale. La sua attrazione maggiore è forse il castello del Wavel, ma tutto la zona dell’Old Town merita una gita. 
Chiudiamo con una meta insolita, un piccolo tesoro: i monti Biesczady, situati in una delle aree meno popolate d’Europa tra montagne verdissime e tradizionali chiese di legno, sono un must per tutti gli amanti della natura selvaggia e incontaminata.

venerdì 15 giugno 2012

Sette spiagge da scoprire

Oggi parliamo di alcune delle spiagge più particolari del mondo, luoghi che, secondo i viaggiatori doc, meritano almeno una visita per la preziosa originalità di quel che possono offrire. Cominciamo il nostro piccolo tour dalla California, dalla Glass Beach, “la spiaggia di vetro”. Eh sì perché la sua caratteristica principale è la presenza di ciottoli di vetro levigati dalle acque, capaci di offrire dei colori favolosi, che si sposano perfettamente con lo spettacolo dell’oceano al tramonto. 
 Sempre in California abbiamo la  Pfeiffer Big State Beach, in una zona un po’ ventosa, ma in grado di offrire panorami che presto fanno dimenticare il fastidio del vento. La sabbia ha una particolare sfumatura purpurea, le acque che si infrangono sulle rocce hanno sempre il loro fascino. 
Ci spostiamo poi nei Caraibi per la Maho Beach. Si tratta di una graziosa spiaggia che in fin dei conti non è più carina di altre del luogo, ma spesso è più affollata. Perché? Perché  si trova all'inizio della pista di atterraggio di St.Marteen e proprio per questo è possibile vedere gli aerei in atterraggio da incredibilmente vicino. La pista infatti è molto corta  e gli aeromobili sorvolano la spiaggia a pochi metri di altezza. Chi c’è stato parla di “esperienza incredibile”. A Punualu Beach, nelle Hawaii, ci si può imbattere invece in un mare limpido, in una natura incontaminata e in una singolare spiaggia nera dove peraltro è possibile avvistare anche le tartarughe di mare. Dal nero al bianco che può bianco non si può.  La  Hyams Beach in Australia è infatti considerata la spiaggia con la sabbia più bianca del mondo.  Non male il fatto che ci sia pure l’oceano di un blu favoloso. Dall’Oceania cambiamo continente e approdiamo a Città del Capo, in Sudafrica.  Anche la  Boulders Beach si caratterizza per la sabbia bianchissima, ma la sua particolarità è un’altra: sulla spiaggia infatti è possibile osservare una colonia di pinguini. Una gioia per tutti, grandi e piccini. Chiudiamo il viaggio in Nuova Zelanda, per un bagno un po’ particolare nella Hot Water Beach dell’Isola del Nord. Si tratta infatti di una spiaggia dove è possibile scavare delle pozze che si riempiono di acqua calda, grazie alla presenza di sorgenti vulcaniche nel terreno sottostante. Uno scenario piacevole e curioso. Occhio a non scottarsi però!

sabato 9 giugno 2012

La Valle della Loira


Una delle zone più incantevoli e interessanti da visitare in Francia è senza dubbio la Valle della Loira. Il suo nome è soprattutto associato ai tanti e affascinanti castelli che è possibile visitare nel territorio. Amboise, Chenonceau, Beauregard, Cheverny, Clos Lucé (legato al nostro Leonardo Da Vinci)…l’elenco di costruzioni davvero suggestive potrebbe continuare per molte e molte righe. 
Il 2012 poi è un anno particolare per questa regione, perché la città di Orleans festeggia il 600° anniversario della nascita della sua celebre eroina, Giovanna D’Arco. Un avvenimento molto importante che prevede di conseguenza un programma ricco di eventi fino a dicembre, mese dopo mese. A fine aprile è invece partita la 20esima edizione del Festival Internazionale dei Giardini, dall’affascinante tema “Jardins des délices, jardins des délires”. Designer di tutto il mondo realizzeranno 26 opere ispirate all’euforia e alla fioritura dei sensi. Nei mesi estivi sarà possibili visitare le creazioni anche di notte.   
Quest’anno sono inoltre terminati i lavori di ampliamento della “Loire a vélo”, per chi ama organizzare le proprie vacanze in bicicletta. A disposizione degli appassionati ci sono itinerari personalizzati per tutti i gusti lungo un percorso di ben 800 chilometri! Infine si può partire alla scoperta della Loira e i suoi tesori con una barca tradizionale navigando sul fiume. Vi sono diverse proposte di escursioni su imbarcazioni tipiche con marinai pronti a guidare i visitatori tra le ricchezze naturali e culturali della regione.

sabato 2 giugno 2012

Alla scoperta dell'Estonia


Una delle mete che attira negli ultimi tempi una crescente curiosità da parte dei turisti europei è sicuramente l’Estonia. La piccola repubblica baltica è un Paese ricco di storia e tradizione con regioni dalle caratteristiche differenti, nonostante le dimensioni piuttosto compatte del territorio. Tra i luoghi che vale la pena visitare c’è senza dubbio Tallin, la capitale. La sua Città Vecchia è tra le meglio preservate d’Europa ed è divenuta patrimonio dell’umanità dell’UNESCO. Degno di interesse è poi senza dubbio il Quartiere Rotterman per le eleganti e caratteristiche linee moderne dei suoi edifici. Gli amanti dell’arte non potranno non concedersi una sosta al Museo d’Arte Estone Kumu, considerato il più grande centro polifunzionale della Scandinavia e dell’area del Baltico.   
Spostandoci lungo la costa settentrionale possiamo imbatterci nelle cascate di Keila- Joa, caratterizzate da due ponti pedonali dove gli sposini attaccano lucchetti con i loro nomi e poi gettano la chiave nel fiume per simboleggiare l’eternità del loro matrimonio. Ancor più affascinante è il  “Pozzo della strega” di Tuhala, un suggestivo fenomeno naturale che fa sgorgare acqua dal sottosuolo a ritmo vorticoso dopo piogge abbondanti. Ricordiamo poi il Parco Nazionale di Lahemaa, il più grande parco nazionale del Paese. 
In Estonia meridionale val la pena sostare a Tartu, città giovanile ed universitaria nonché patria della tradizione del festival della canzone nazionale, che fu lanciato per la prima volta nel lontano 1869! Parnu è invece una delle città più visitate della costa sudoccidentale, tanto da guadagnarsi in molte guide l’appellativo di capitale estiva dell’Estonia per via delle sue bianche spiagge, le stazioni termali e l’intensa vita notturna. Chiuderei questo breve nostro excursus con l’isola di Kinhu, un luogo di fascino particolare dove molti abitanti vivono ancora seguendo antichi costumi e svolgendo vecchie attività artigianali. Uno stile di vita davvero unico tanto da ottenere lo stato di patrimonio dell’umanità dell’UNESCO.